Cosa crediamo
Consideriamo le seguenti dottrine come fondamentali per esprimere chiaramente la nostra fede e la nostra comunione, senza per nulla voler escludere i molti altri insegnamenti contenuti nella Bibbia. EÌ€ nostro desiderio essere molto chiari riguardo alle nostre convinzioni dottrinali date le varie correnti di pensiero religioso diffuse nel mondo oggi.
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LE SCRITTURE
Le Sacre Scritture sono i sessantasei libri che compongono il canone dell’Antico e del Nuovo Testamento. Sono state scritte da uomini santi di Dio, guidati in maniera talmente precisa dallo Spirito Santo, essendone soprannaturalmente ispirati, che sono prive di errori. Le sacre Scritture sono l'autorità suprema e ultima per tutte le questioni di fede e di vita pratica.
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Per la sua fedeltà al testo originale – in greco antico per quanto riguarda il Nuovo Testamento e in ebraico per l'Antico Testamento – e per motivi di unità all’interno della chiesa, la Nuova Diodati è la Bibbia ufficiale da usare per ogni predicazione e insegnamento negli incontri della chiesa.
2 Timoteo 3:16-17; 2 Pietro 1:20-21; Salmo 12:6; Matthew 24:35; Mattheo 4:4; Ebrei 4:12
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DISPENSAZIONI
Le Scritture, interpretate nel loro senso naturale e letterale, rivelano dispensazioni, o regole di vita, che definiscono la responsabilità dell'uomo in una successione di epoche. Tramite queste dispensazioni Dio amministra la Sua grazia e dirige l'uomo secondo il Suo proposito. Tre di queste dispensazioni – la legge, la Chiesa e il regno – sono materia di una rivelazione dettagliata nelle Scritture.
2 Timoteo 2:15; Ebrei 10:1-4,12,14; Giovanni 1:17; Romani 10:4; 2 Corinzi 3:9-18; Galati 3:13-26; Efesini 1:10; Efesini 3:2-10; Colossesi 1:24-27; Apocalisse 20:2-6; Daniele 7:13,14; Isaia 2:2,3
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LA TRINITÀ
C'è un solo Dio vivente e vero, esistente in tre Persone rivelate nelle Scritture come il Padre, il Figlio (la Parola) e lo Spirito Santo, ognuno avente la stessa natura divina, le stesse qualità e perfezioni, e che svolgono compiti distinti, ma in armonia nella grande opera della redenzione. In queste tre Persone è racchiusa l'espressione del Dio trino dell'universo che è eterno, creatore di tutte le cose, onnisciente, onnipotente, onnipresente e inesprimibilmente glorioso in santità, degno di ogni onore, adorazione, fiducia e amore da parte delle Sue creature.
Esodo 20:2-3; Deuteronomio 6:4; Matteo 3:16-17; Matteo 28:19; Giovanni 10:30; Giovanni 14:10,26; Giovanni 15:26; 1 Corinzi 8:6; 2 Corinzi 13:13; 1 Pietro 1:2; 1 Giovanni 5:7; Giovanni 1:1,14,18; Apocalisse 4:11
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LA PERSONA E L'OPERA DI DIO PADRE
Dio Padre è uno spirito infinito, una Persona la cui paternità implica sia la Sua posizione all'interno della Trinità sia la Sua relazione con l'umanità redenta. Come Padre eterno del Figlio, Egli è relazionale, amorevole e generoso. Egli esercita un'amorevole e glorificante autorità sul Figlio e sullo Spirito Santo - la cui massima manifestazione è l’invio del Suo Figlio, nella potenza dello Spirito Santo, a redimere l'umanità dal peccato e a portarla alla comunione d'amore con Sé. Egli è il Padre spirituale solo di coloro che hanno posto la loro fede unicamente in Cristo per la salvezza e sono così rinati dallo Spirito.
Giovanni 4:24; Giovanni 17:23,24; Giovanni 3:35; Giovanni 5:20; 1 Giovanni 4:14; Giovanni 20:17; Giovanni 14:16; Esodo 4:22; Malachia 2:10; Romani 8:15-16
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LA PERSONA E L'OPERA DI GESÙ CRISTO
Gesù Cristo è il Dio eterno che si manifesta nella carne. Concepito dallo Spirito Santo, nato da una vergine di nome Maria, Egli possedeva sia la piena divinità che la piena umanità. Gesù Cristo è stato crocifisso per pagare la pena del nostro peccato ed è risorto, letteralmente e corporalmente, dai morti il terzo giorno e ora siede alla destra del Padre celeste per intercedere per i credenti. Egli rapirà la Sua Chiesa e poi tornerà in modo visibile sulla terra per stabilire il Suo regno.
1 Timoteo 3:16; Giovanni 1:1,2,14; Luca 1:35; Isaia 7:14; Matteo 1:18-25; Galati 4:4,5; Atti 2:22-36; Filippesi 2:5-10; 2 Corinzi 5:19-21; 1 Pietro 2:24; 1 Pietro 3:18; Romani 3:24-25; Efesini 1:7; 1 Pietro 1:3-5,18-19; Ebrei 10:10,12,14; Atti 1:1-11; Romani 8:34; Ebrei 7:25; Ebrei 9:24; 1 Timoteo 2:5; 1 Giovanni 2:1-2; 1 Tessalonicesi 4:13-18; Apocalisse 19:1-21; Apocalisse 20:4-6
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LA PERSONA E L'OPERA DELLO SPIRITO SANTO
Lo Spirito Santo nel mondo di oggi sta convincendo l'umanità del peccato, della giustizia e del giudizio. Lo Spirito Santo è pienamente Dio e dimora permanentemente nel corpo del credente rinato. Lo Spirito dona doni spirituali a ogni credente affinché il credente possa effettivamente comunicare l'amore di Cristo ed edificare il Corpo di Cristo (la Chiesa). I doni-segno spirituali delle lingue e della guarigione erano temporanei. Parlare in lingue non è mai stato il segno comune o necessario del battesimo cioè dell’essere ripieni dello Spirito Santo. La liberazione definitiva del corpo dalle malattie e dalla morte avverrà al compimento della nostra salvezza nella risurrezione, anche se, nel frattempo, Dio sceglie spesso di rispondere alle preghiere dei credenti per la guarigione fisica.
Giovanni 16:7-11; Genesi 1:1-3; Atti 5:3,4; Giovanni 14:16-17; Romani 8:9; 1 Corinzi 3:16-17; 1 Corinzi 6:19-20; Efesini 1:13-14; 1 Corinzi 12:12-14; Giovanni 14:26; Giovanni 16:13-15; Efesini 5:18; 1 Giovanni 2:20,27; Romani 12:3-8; 1 Corinzi 12:4-11,28; Efesini 4:7-13; 1 Corinzi 1:22 con 1 Corinzi 14:21-22; 1 Corinzi 13:8
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LA PERSONA DI SATANA
Satana è un essere reale e storico. Era un cherubino che si era innalzato nell'orgoglio e che ambiva ad essere come l'Altissimo. Si ribellò a Dio portando con sé una schiera di angeli. Egli è il nemico di Dio e del suo Cristo e quindi il nemico dichiarato di tutti i veri credenti rinati. È l'accusatore dei fratelli, l'autore di tutte le false religioni, e vorrebbe essere adorato da tutti. Egli è destinato alla sconfitta finale e al giudizio di Dio, e verrà gettato per l’eternità nello stagno di fuoco.
Colossesi 1:16; Giobbe 1:6-7; Isaia 14:12-15; Ezechiele 28:12-17; Genesi 3:14,15; Matteo 4:1-11; Apocalisse 12:7; Matteo 13:37-42; Ebrei 2:14; Giovanni 8:44; 1 Pietro 5:8; Efesini 6:12; Apocalisse 12:10; 2 Corinzi 4:4; 2 Corinzi 11:14; Matteo 25:41; Apocalisse 20:2-10
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LA CADUTA DELL'UOMO
Adamo fu creato nell'innocenza e nella perfezione e fu posto nel Giardino dell'Eden per custodirlo. A causa della sua trasgressione volontaria, Adamo cadde dal suo stato di assenza di peccato e quindi incorse non solo nella morte fisica ma anche nella morte spirituale istantanea. In conseguenza di ciò tutti gli esseri umani nascono morti in trasgressioni e peccati e possiedono una natura peccaminosa, e coloro che raggiungono la responsabilità morale diventano peccatori nei pensieri, nelle parole e nelle azioni.
Genesi 1:26-27; Genesi 2:16-17; Genesi 3:1-24; Romani 5:12,19; 1 Corinzi 15:22; Efesini 2:1-3; Romani 7:14-21; Marco 7:21-23; Romani 1:18-32; Giovanni 3:18,19; Efesini 4:17-20; Romani 3:9-23; Tito 3:3; Isaia 64:6; Isaia 53:6; Romani 6:23
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LA SALVEZZA
Le benedizioni della salvezza sono gratuite per tutti essendo offerte dalla grazia di Dio. La salvezza è un dono gratuito, non meritata o guadagnata da alcuna opera della carne o rituale, o moralismo. Qualsiasi aggiunta all'opera compiuta di Cristo come requisito per la salvezza (come, per esempio, il battesimo con l'acqua nella dottrina apostolica-pentecostale e in quella cattolica) rivela una mancanza di fede salvifica, in quanto ritiene l’opera di Cristo incompleta, e va fermamente respinta. I cinque punti del Calvinismo (depravazione totale, elezione incondizionata, redenzione limitata, grazia irresistibile, perseveranza dei santi) non rappresentano biblicamente né la sovranità di Dio né il libero arbitrio dell'uomo riguardo alla salvezza.
Isaia 53:4-7; Matteo 18:11; 1 Timoteo 1:15; 1 Corinzi 15:3,4; 2 Corinzi 5:19,21; 1 Giovanni 4:10; Giovanni 3:15,16,18; Giovanni 1:12; Atti 16:30,31; Romani 6:23; Efesini 2:4,5,8,9; Atti 15:11; Romani 3:24,25; Romani 11:6; Romani 4:14; Galati 2:21; 1 Corinzi 1:17; Atti 17:30; 2 Pietro 3:9; Romani 10:13; Apocalisse 22:17; 1 Giovanni 2:2; 1 Timoteo 2:6; Matteo 23:37; Ebrei 10:29; Giuda 1:1; Giovanni 10:28,29
IL PENTIMENTO E LA FEDE SALVIFICA
Il pentimento e la fede sono inscindibili – lavorano in sinergia nell'azione unica di abbandonare ogni sforzo personale e di affidarsi a Gesù Cristo come Salvatore. Il pentimento e la fede sono obblighi solenni che lo Spirito di Dio vivifica nelle nostre anime; in tal modo, essendo profondamente convinti da un lato della nostra colpa, del pericolo in cui siamo e della nostra impotenza, e dall’altro dell'unica via di salvezza in Cristo, ci rivolgiamo a Dio con contrizione sincera, confessione e supplica di misericordia; allo stesso tempo, riceviamo di cuore il Signore Gesù Cristo e lo confessiamo pubblicamente come il nostro unico e sufficiente Salvatore.
Salmo 51:1-7; Marco 1:15; Atti 3:19; Luca 24:47; Atti 17:30-34; Atti 26:19-23; Romani 7:13; 2 Corinzi 7:10; Luca 18:13; Luca 5:32; 2 Pietro 3:9; Atti 20:21; Ezechiele 18:32; Isaia 55:6,7; Luca 13:3; Romani 10:9,10
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GIUSTIFICAZIONE
La giustificazione è l'atto legale e giudiziario di Dio in base al quale coloro che mettono la loro fede in Cristo sono dichiarati giusti ai Suoi occhi e liberati dalla colpa e dalla punizione. Nella giustificazione, tutti i peccati del credente sono perdonati e la colpa e la punizione sono rimosse. Il credente può dover pagare per il resto della sua vita nella carne per ciò che ha seminato, ma la punizione eterna è fuori questione. La sua “fedina” è pulita e a lui è imputata la giustizia di Gesù Cristo. Siamo giustificati dalla Sua grazia nel momento del pentimento e della fede in Gesù Cristo. Dio è l'autore della giustificazione.
Romani 3:21-26; Romani 5:1,9; Atti 13:39; Galati 2:16; Galati 3:24; Romani 10:3,4; Romani 4:1-8; Filippesi 3:9; Tito 3:7; Isaia 53:11
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LA SICUREZZA ETERNA
La salvezza è la vita eterna. È la vita di Dio. È una vita divina che non può avere una fine perché non ha avuto un inizio. Se un uomo possiede la vita eterna, egli è salvato per il tempo e per l'eternità.
Giovanni 3:16; 1 Giovanni 5:12,13; 2 Pietro 1:3,4; Giovanni 5:24; Giovanni 6:47; Giovanni 10:28,29; Colossesi 3:3; 1 Giovanni 3:2; Efesini 1:13-14; 1 Pietro 1:3-5; Giuda 1:1
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SANTIFICAZIONE E CONDOTTA CRISTIANA
Il credente rinato non deve conformarsi al sistema del mondo, ma al contrario dev’essere separato da esso per Cristo. Dio comanda esplicitamente a tutti i credenti di vivere la loro vita scevri da qualsiasi pratica peccaminosa.
Lo status della santificazione è conferito al momento della rigenerazione mentre la santificazione della vita pratica dipende dalla resa giornaliera del credente a Dio. Quest’ultima è progressiva e dura tutta la vita terrena del credente.
La disposizione di Dio per una vita santa consiste nell'identificazione del credente con Cristo nella Sua morte, sepoltura, risurrezione e ascensione; nella presenza e potenza dello Spirito Santo nel credente mentre si arrende a Lui; e nella potente Parola di Dio.
Tito 2:14; Romani 12:1-21; 1 Giovanni 2:15-17; Giacomo 4:4; 2 Corinzi 6:14-17; Colossesi 1:13; 1 Corinzi 1:2,30; 1 Corinzi 6:11,19-20; 2 Corinzi 7:1; 1 Tessalonicesi 5:15-24; Galati 5:22-25; 1 Tessalonicesi 2:12; 1 Tessalonicesi 4:1-7; Filipessi 2:15; Filipessi 4:8; Colossesi 3:5-10; 1 Pietro 2:11,12; Colossesi 3:1-4; Colosessi 2:6; Romani 6:1-14; 1 Pietro 1:14-16; Giovanni 17:17; Ebrei 4:12; Efesini 5:26
LA CHIESA
La chiesa è il mezzo con il quale Dio compie la Sua opera in questa epoca. È responsabilità di ogni chiesa locale glorificare il Signore Gesù Cristo, evangelizzare i perduti, edificare il credente e diffondere la buona novella in tutto il mondo. Le chiese locali dovrebbero essere indipendenti e autonome e dovrebbero riprodursi istituendo altre chiese. Gli incarichi ufficiali nella chiesa sono quelli dei pastori e dei diaconi le cui qualifiche, diritti e doveri sono chiaramente definiti nelle Scritture. Il battesimo per immersione e la Cena del Signore sono le ordinanze della chiesa.
Atti 2:41-42; Atti 14:23,27; Ebrei 10:25; Efesini 3:21; Matteo 28:19,20; Efesini 4:13-16; 2 Timoteo 2:2; Efesini 1:22-23; Efesini 5:23-25; Colossesi 1:18; Efesini 4:11,12; Filippesi 1:1; 1 Timoteo 3:1-13; Tito 1:5-9; Atti 20:28; 1 Corinzi 11:2; Atti 8:36-39; Luca 22:19; 1 Corinzi 11:23-32
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IL BATTESIMO E LA CENA DEL SIGNORE
Nel battesimo cristiano il credente è immerso in acqua, un atto solenne, bello e simbolico con il quale il credente testimonia pubblicamente della propria fede nel Salvatore crocifisso, sepolto e risorto. Questo atto simboleggia la nostra morte al peccato e la risurrezione a una nuova vita. Il battesimo scritturale è un pre-requisito per i privilegi di una relazione con la chiesa locale.
La Cena del Signore è la commemorazione della Sua morte fino alla Sua venuta, e deve essere sempre preceduta da un solenne esame di se stessi. La transustanziazione e la consustanziazione sono concetti estranei alle Scritture e devono perciò essere respinti.
Matteo 28:18-20; Atti 8:36-39; 1 Corinzi 11:23-28
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IL MATRIMONIO
Uomini e donne sono spiritualmente uguali davanti a Dio. Tuttavia Dio ha disposto funzioni spirituali distinte e separate per gli uomini e le donne sia in casa che in chiesa. Il marito è la guida della famiglia, e spetta agli uomini il ruolo di leader (pastori e diaconi) nella chiesa. Di conseguenza, solo gli uomini possono coprire cariche ufficiali nella chiesa.
Dio ha ordinato la famiglia come istituzione fondamentale della società umana. Il marito deve amare sua moglie come Cristo ama la Chiesa. La moglie deve sottomettersi alla guida biblica di suo marito come la Chiesa si sottomette alla guida di Cristo. I figli sono un'eredità del Signore. I genitori hanno la responsabilità di insegnare ai loro figli i valori spirituali e morali e di guidarli, attraverso il loro stile di vita coerente ed esemplare, e una disciplina appropriata. L'intento ideale di Dio è che il matrimonio duri fino alla morte di uno dei coniugi, momento in cui il vedovo o la vedova è libero di risposarsi nel Signore.
Galati 3:28; Genesi 2:24; Colossesi 3:18; 1 Timoteo 2:8-15; 1 Timoteo 3:4,5,12; Genesi 1:26-28; Efesini 5:21-33; Colosessi 3:18-21; 1 Pietro 3:1-7; Salmo 127:3-5; Esodo 20:12; Efesini 6:1-4; Deuteronomio 6:4-9; Proverbi 19:18; Proverbi 22:15; Proverbi 23:13,14; Marco 10:6-12; Matteo 19:3-12; 1 Corinzi 7:1-15; Ebrei 13:4; Malachia 2:14-17; Romani 7:1-3
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CIELO E INFERNO
Il Cielo è un luogo preparato per i credenti in Cristo. Si chiama la Nuova Gerusalemme. Il Cielo è un luogo letterale dove si manifesta la presenza di Dio e dove Gesù Cristo siede alla Sua destra e gli angeli hanno la loro dimora. Immediatamente dopo la morte, l'anima e lo spirito del credente sono alla presenza di Dio in Cielo.
I malvagi che rifiutano Cristo saranno mandati all’inferno. L'inferno è una prigione letterale ed eterna che Dio ha preparato per il Diavolo e i suoi angeli. L'inferno è un luogo di esilio dalla presenza misericordiosa di Dio. L'inferno è un luogo di punizione dove le anime coscienti dei morti non salvati bruciano per sempre in un tormento eterno.
Giovanni 14:1-3; Apocalisse 21:9-27; Apocalisse 7:9-12,15-17; 2 Corinzi 5:8; Luca 23:42,43; Giobbe 34:12; Ezechiele 18:32; Giovanni 14:6; Giovanni 8:21; Genesi 18:23; Proverbi 14:32; Malachia 3:18; Matteo 25:41,46; Luca 16:19-31; Romani 6:23; Marco 9:43-48; 2 Tessalonicesi 1:7-9; Giuda 1:6,7; Apocalisse 20:15; Apocalisse 19:20; Apocalisse 20:10
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COSE FUTURE
Il Signore Gesù tornerà tra le nuvole al Rapimento del Corpo di Cristo, prima della Tribolazione. I morti in Cristo risorgeranno per primi, seguiti dai credenti in vita al momento del Rapimento. I corpi corruttibili sia degli uni che degli altri saranno trasformati in corpi incorruttibili e risorgeranno per essere sempre con il Signore. Dopo il Rapimento, il credente rinato starà davanti al Tribunale di Cristo. Il credente non è salvato per le opere che ha fatto e non sono le opere che lo mantengono salvato, ma le opere che farà dopo essere stato salvato saranno giudicate "di che tipo sono." Il credente quindi riceverà ricompense o subirà perdite. La Tribolazione è una dispensazione che riguarda particolarmente il popolo ebraico, come si vede dal fatto che è definito "il tempo di angoscia per Giacobbe." La Tribolazione è un tempo d'ira; ai santi dell'Epoca della Chiesa è data la promessa che non siamo destinati all'ira, ma a ottenere la salvezza dal tempo dell'ira. Il Signore Gesù Cristo tornerà sulla terra con i Suoi santi per porre fine alla Tribolazione, gettando la Bestia e il Falso Profeta in un lago di fuoco. Il Signore getterà Satana nell’abisso e stabilirà il Suo regno in adempimento dei Patti (Davidico, Abrahamico) così come di decine di profezie. La risurrezione letterale e fisica dei morti non salvati avverrà dopo il regno millenario di Cristo e si troveranno davanti al Giudizio del Trono Bianco e "chiunque non sia stato trovato scritto nel libro della vita" sarà "gettato nel stagno di fuoco".
1 Tessalonicesi 4:13-17; 1 Corinzi 15:51-55; 2 Corinzi 5:10; Romani 14:10; 1 Corinzi 3:11-15; 1 Tessalonicesi 1:10; Daniele 9:24-27; Daniele 7:25; Geremia 30:7; Matteo 24:21; Apocalisse 6-18; Apocalisse 19:11-21; Apocalisse 20:1-6; Ezechiele 37:25; Isaia 2:2-5; Matteo 19:28; Apocalisse 20:7-15