Cos’è un battista?
Chi siamo
Alcune persone credono che i battisti siano nati con Giovanni Battista. È in effetti il primo uomo nella Bibbia e nella storia con l'etichetta di "Battista". Ma Giovanni era il precursore del Messia ebreo. Morì prima che il Signore andasse in croce. Era l'ultimo dei profeti ebrei e non è nemmeno un cristiano nel senso neotestamentario del termine. Ovviamente, Giovanni è in Cielo. Ma se studiamo correttamente la Parola della verità, Giovanni Battista è assegnato ad un'altra dispensazione e non può essere il "primo predicatore battista".
Nel corso della storia della Chiesa, vediamo che ci sono sempre stati "battisti" a partire dall'inizio dell’epoca della Chiesa dopo la morte, la sepoltura e la risurrezione di Cristo. Alla base, la denominazione battista è, ironicamente, quella che pone meno enfasi sul battesimo in relazione alla salvezza. I battisti essenzialmente credono e praticano il battesimo dopo la salvezza, come immagine dell'identificazione con la morte, la sepoltura e la risurrezione di Cristo. Attraverso tutta la storia della Chiesa ci sono sempre state persone che si sono attenute a questo credo e a questa pratica. Paolo fece una distinzione tra il battesimo e il vangelo (1 Corinzi 1:17), quindi, tecnicamente, il primo “battista” potrebbe essere proprio lui.
Se si vuole trovare il primo gruppo identificato come “battista” nella storia, bisogna considerare gli anabattisti del XVI secolo in Svizzera. I battisti sono di solito classificati come protestanti, in contrapposizione ai cattolici, ma i veri battisti appartenenti a questa corrente e èredità storica non sono nessuno dei due. La Riforma Protestante fu avviata seriamente nei primi anni del 1500, sulla base di molti fattori e con molti movimenti diversi, ma il più famoso dei riformatori fu Martin Lutero. Egli è il fondatore della denominazione luterana, ma Martin Lutero, anche se protestante, non era un "battista", in quanto portava avanti la pratica del battesimo infantile nelle sue chiese.
Un altro famoso riformatore fu Giovanni Calvino. Nemmeno lui era un battista, poiché continuava la stessa pratica del battesimo infantile, ma Calvino aggiunse al suo tipo di cristianesimo evangelico la persecuzione e la religione di Stato. Calvino collaborò con un uomo di nome Guillaume Farel a Ginevra, in Svizzera, per formare quella che molti chiamavano una società cristiana. Furono emanate leggi contro il cattolicesimo e fu imposto alla popolazione di partecipare al culto riformato. Poi un altro riformatore di nome Huldrych Zwingli costruì lo stesso tipo di società a Zurigo, in Svizzera. Ma un gruppo di uomini indipendenti che credevano nelle sacre Scritture non aderì alle nuove leggi e questo fu una tappa ulteriore verso il cristianesimo evangelico. Piuttosto che cercare di riformare le dottrine e le pratiche anti-bibliche, si rivolsero esclusivamente alla Parola di Dio. La storia si riferisce a questi uomini con il termine anabattisti. Il nome fu dato loro dai loro nemici come un insulto, così come “cristiano” era un'etichetta data ai “piccoli seguaci di Cristo” in Atti 11:26.
Anabattista significa "un altro battesimo", in riferimento al rifiuto del battesimo infantile come non conforme all’insegnamento biblico, ed al battesimo dei credenti che hanno confessato la loro fede in Cristo come loro primo vero battesimo. Questo battesimo dei credenti si oppone al battesimo dei bambini, che non sono in grado di decidere consapevolmente di essere battezzati, così come si oppone a coloro che erroneamente considerano il battesimo parte della salvezza. Gli anabattisti furono perseguitati sia dalla chiesa cattolica che dai riformatori. Infatti, furono i riformatori sotto Zwingli che portarono avanti la più grande persecuzione contro i fondatori di questo movimento. Col passare del tempo, il prefisso “ana” fu abbandonato, e divennero noti come “battisti”. La prima vera chiesa “battista” della storia è stata fondata il 22 gennaio 1525 a Zurigo, in Svizzera, anche se dobbiamo sempre tenere a mente che questa dottrina è stata parte della storia della Chiesa fin da quando è stato scritto il Nuovo Testamento.
Il movimento "anabattista" proseguì per tutta la Riforma. Ancora una volta, sarebbe impossibile raccontare tutti i gruppi che sostenevano questa dottrina e questa pratica. Nella storia della Chiesa si trovano con i nomi di puritani, pietisti, bogomili, ugonotti, lollardi, albigesi, valdesi e molti altri. Ci sono determinati "tratti distintivi battisti" che contrassegnano questi gruppi di fede nella storia e che sono in gran parte comuni a chiunque affermi di essere un battista. Come per qualsiasi etichetta di ampio respiro come questa, ci sono sempre variazioni all'interno del gruppo. Ma la maggior parte dei veri credenti battisti conviene su alcuni elementi chiave:
Autorità biblica. L'autorità delle sole sacre Scritture in tutte le questioni di fede e pratica perché la Bibbia è ispirata e porta l'autorità assoluta di Dio stesso. (1 Tessalonicesi 2:13)
Autonomia della chiesa locale. La chiesa locale è autonoma o autogovernata e deve rendere conto solo al Signore Gesù Cristo, il capo della Chiesa. Tutta l'autorità umana per governare la chiesa locale risiede all'interno della chiesa locale stessa. Nessuna gerarchia religiosa al di fuori della chiesa locale può dettare le credenze o le pratiche di una chiesa. (Colossesi 1:18)
Sacerdozio dei credenti. Ogni credente rinato ha accesso diretto al trono di Dio. Pertanto, poiché ogni figlio di Dio partecipa al sacerdozio dei credenti, ognuno ha lo stesso diritto di un ministro ordinato di comunicare direttamente con Dio, interpretare la Scrittura e servire gli altri nel nome di Cristo. (1 Pietro 2:5)
Due ordinanze della chiesa. L'ordinanza del battesimo è solo per coloro che hanno personalmente accettato il Signore come loro Salvatore. Come primo passo di obbedienza, questo deve essere fatto biblicamente davanti agli altri per immersione, perché solo questa modalità conserva l'immagine della morte, sepoltura e risurrezione del Signore Gesù Cristo (Romani 6:1-5). Il battesimo dei bambini non è biblico. La Santa Cena è un'altra ordinanza simbolica, che raffigura il corpo di Cristo spezzato per i nostri peccati e il Suo sangue versato per la nostra redenzione. Non è un sacramento salvifico, ma ha il solo scopo di aiutarci a ricordare la Sua morte sacrificale in croce. Questa osservanza serve anche a responsabilizzare ogni credente che vi partecipa – affinché sia attento a mantenere un cammino obbediente con il Signore fino al Suo ritorno. (1 Corinzi 11:23,24)
Libertà individuale dell’anima. Ogni singolo cristiano ha la libertà di credere, in modo giusto o sbagliato, ciò che la propria coscienza suggerisce, sapendo che ogni credente si troverà di fronte al Signore. Anche se cerchiamo di insegnare la giustizia, nessuna persona può essere costretta a conformarsi. In pratica, non presentiamo una lista di “cose da fare e da non fare” per i nostri membri. La Bibbia stessa fornisce tutto ciò di cui abbiamo bisogno come guida nel nostro cammino quotidiano con il Signore. Le convinzioni personali si sviluppano quando lo Spirito Santo insegna e dirige ogni credente attraverso la Sua Parola. (Romani 14:12)
Membri della chiesa salvati e battezzati. La chiesa è composta solo da credenti e il battesimo è amministrato solo a chi ha confessato pubblicamente di credere nel Signore. Quando i membri di una chiesa locale sono autentici credenti, esiste un'unità in Cristo. Questa unità facilita anche la responsabilità reciproca per l'edificazione e l'incoraggiamento. (Atti 2:41,47)
Due uffici della chiesa. La Bibbia prevede solo due uffici nella chiesa - pastore e diacono. I tre termini - "pastore", "anziano" e "vescovo" (sovrintendente) - si riferiscono tutti allo stesso ufficio. I due uffici di pastore e diacono esistono all'interno della chiesa locale non come una gerarchia, ma al fine di realizzare l'intento della chiesa locale del Nuovo Testamento - l'edificazione dei credenti, dando loro gli strumenti per fare il lavoro del ministero. (1 Timoteo 3:1-13)
Separazione tra chiesa e Stato. Dio ha istituito sia la chiesa che il governo civile, e ha dato a ciascuno la propria sfera di attività. Gli scopi del governo sono delineati in Romani 13:1-7 e gli scopi della chiesa in Matteo 28:19,20. L'intento è proibire l'intervento del governo umano negli affari della chiesa. In nessun modo, tuttavia, questo deve funzionare al contrario, cioè, vietando ai membri di una chiesa locale la partecipazione al governo umano. (Romani 13:1-3)
Ovviamente, una persona o una chiesa non hanno bisogno dell'etichetta di battista per essere bibliche. Il movimento battista nella storia è però essenzialmente e fondamentalmente legato al movimento della Chiesa di Gesù Cristo nel Suo complesso. Siamo fieri della nostra eredità battista, ma non pensiamo di essere gli unici ad avere la verità. Ciò che è di gran lunga più essenziale dell'etichettatura confessionale è la dottrina di fondo della necessità per l'uomo di rinascere con il sacrificio di Gesù Cristo e con l'autorità delle Parole semplici del Dio vivente nelle sacre Scritture. Quando trovi persone così, hai trovato i battisti.